Jean Mermoz ,un pioniere da non dimenticare.



L’accident pour nous ,c’est de mourir de maladie “

(Il vero disastro per noi, è morire di malattia)



Quando il 9 Dicembre 1901 ad Aubeton , Julet Mermoz e Gabrielle Gilet videro il loro marmocchio agitarsi in quel pianto classico dei neonati che non lascia mai capire se voglia attirare le attenzioni dei presenti o semplicemente avvertire quale sarà la musica riservata ai genitori per il prossimo futuro , non si sarebbero immaginati che quel bambino sarebbe diventato per la Francia il sinonimo dell’eroe ,anzi la figura del pioniere .Di colui che con enormi sacrifici anticipa quelli che saranno nel futuro i comportamenti e le conquiste di tutti . Jean Mermoz ,per chi non lo sapesse ,è sinonimo dell’Aeropostale ,ovvero di quella esperienza vissuta da una delle prime Compagnie aeree della storia dell’aviazione commerciale e che nei primi decenni del 1900 fu sinonimo di progresso e conquista del nuovo mezzo di trasporto .

L’Aeropostale ,riprendendo la traccia segnata dalla compagnia Latecoere , rappresenta infatti per la storia dell’aviazione francese e non solo, lo scenario dove il “più pesante dell’aria” si sperimentò misurando le sue potenzialità e prefigurando possibili impieghi . I protagonisti furono certamente i mezzi ,aerei ancora alla ricerca delle fondamentali leggi aerodinamiche che ne garantissero il volo in trasferimenti temerari,ma non tralasciamo gli uomini che in questi voli impossibili affrontarono rischi continui con la consapevolezza di esser protagonisti di fatti epocali. La storia dell’Aeropostale è un susseguirsi di imprese di uomini e di forzature della tecnica per arrivare a dominare distanze e a render il mondo sempre più misurabile su un quadrante di orologio piuttosto che su un calendario.


(Couzinet T70 utilizzato da Mermoz)

Jean Mermoz in questa storia visse la sua vocazione per il volo ,riuscendo nel breve periodo della sua esistenza a portare a termine il suo “progetto” : rendere possibile in maniera sicura il collegamento aereo tra l’Europa ed il Sud America . Un collegamento non in termini di impresa ,conquista una tantum,ma in termini di continuità e regolarità. L’esperienza dell’Aeropostale nell’opera di Jean Mermoz in definitiva è ragguardevole non tanto per aver stabilito un collegamento attraverso l’Atlantico ,fatto peraltro già affrontato da altri aviatori ma perchè il suo traguardo aveva un fine preminentemente imprenditoriale : industrializzare il volo civile sui voli a lungo raggio .

Rendere il collegamento : rapido,ripetibile e semplice da realizzare.

Il volo pertanto non era un fatto episodico ma una realtà duratura e riproducibile con una frequenza prefissata,nessun primato da battere .Stabilire una regolarità di esercizio.
L’opera di Jean Mermoz appare allora di una potenza titanica, solo così si può capire come questo aviatore, divenuto dopo l’esperienza all’Aeropostale il primo capo pilota di Air France, venga ricordato con tanto entusiasmo e una ricca bibliografia ne sorregga la memoria. La sua azione fu caratterizzata dal rigore ,precisione e regolarità per tutto ciò che riguardava il volo. Oggi sembrerebbe logico un simile approccio al “più pesante dell’aria”, ma negli anni 20 e 30 una simile cultura aeronautica era veramente il patrimonio di pochi ,e Monsieur Mermoz era in questo elenco.
Quest’anno si celebrano i cento anni dalla sua nascita e Air France ed in generale il mondo aeronautico francese ,hanno dedicato una serie di iniziative in sua memoria . Air France ha dedicato una monografia nel numero 56 di dicembre 2001 del suo Magazine di bordo al suo primo Capo Pilota. Inoltre dal 3 al 8 dicembre 2001 a Parigi presso l’Association Musèe Air France ,Aerogare des Invalides , sono rimasti disponibili oggetti ,libri e documenti sulla vita di Mermoz.


Da sinistra verso destra : Marriault, Carretier, Dubourdieu, Couzinet, Mailloux, Thomasset, Jousse, and Manuel, durante i Test nel 1932.



René Couzinet e Jean Mermoz di fronte al "Arc-en-Ciel".

Nato nel 1901 Jean Mermoz terminò gli studi nel 1917 al liceo Voltaire a Parigi, nel 1920 fu arruolato come allievo pilota ottenendo il brevetto nel 1921.Si mise in luce in azioni nella lontana Siria fino a che lasciato l’esercito nel 1924 entrò nella linea aerea Latecoere come pilota per poi passare nel 1927 nella compagnia Aeropostale .
Jean Mermoz riesce con gravi sacrifici e scampati pericoli ad imbastire e consolidare la direttrice Tolosa-Saint Louis nel Senegal .Oltre oceano inizia a raggiungere via via :Rio de Janiero, Sao Paulo,Montevideo,Buenos Aires e poi con l’attraversamento delle Ande,Santiago del Cile .Nel 1930 il Latè 28-3 “Comte-de-La- Vaulx” volerà da Saint-Louis nel Senegal a Natal ,la direttrice Europa Sud America era stata”saldata” .
Quando nel 1933 l’Aeropostale finì la sua missione , l’Air France subentrò nei collegamenti aerei e Jean Mermoz ne divenne il responsabile delle operazioni volo . Alternò il suo lavoro di pioniere con attività di vera sperimentazione portando in volo più di qualche prototipo stabilendo qualche impresa di rilevante valore. . Dicono che non avesse una grande predilezione per gli idrovolanti (hydravion ) ,il tipo di volo sulla tratta atlantica purtroppo prevedeva questa tipologia di aeromobili e fu proprio un idrovolante che lo tradì . Il 7 dicembre 1936 decollato da Dakar con il suo Latè 300 “Croix-du-sud” sparì nell’Atlantico. Altre volte aveva dovuto ammarare ma questa volta il mare lo inghiotti per sempre.
Latécoère 300 "Croix-du-Sud"


M.Vianello

Bibliografia
-Mermoz , Tome 1, Icare n 119
-Mermoz , Tome 2, Icare n 123
-Mermoz , Tome 3, Icare n 178
-Mermoz, Joseph Kessel, Gallimard
-Mermoz,l’aventure du ciel,Didier Blonay,Gallimard
-L’Aeropostale,Benoit Heimermann et Olivier Margot,Arthaud.
http://www.lesligneslegendes.com/
http://www.latecoere.com/
http://www.senegal-online.com/

René Couzinet con un modello del suo progetto, aereo ad ala multipla.

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