I programmi di ammodernamento per le Forze Armate russe non si arresta, il generale Dronov annuncia nuovi elicotteri per il nuovo esercito di Putin.
In una lunga intervista al giornale Krasnaya Zvezda del Ministero della Difesa russo, il comandante in capo dell'Aeronautica tenente generale Sergey Dronov, annuncia la prossima consegna di nuove piattaforme ad ala rotante per l'Esercito.
Tennente generale Sergei Dronov (foto © Krasnaya Zvezda) |
L'intervista è stata rilasciata il 12 agosto, data importante per la Vozdušno-kosmičeskie sily (abbreviata KVS letteralmente forze aerospaziali della Federazione Russa) in quanto ricorreva il 107 ° anniversario della sua formazione. L'alto ufficiale ha avuto l'occasione di ringraziare gli uomini per l'impegno profuso in questi anni in Siria, e soprattutto di tracciare un bilancio, positivo, per i traguardi raggiunti dalle Forze Armate della Russia.
Una rivoluzione che in pochi anni dal deterioramento ha trasformato le Forze Armate in una macchina organizzata super-efficiente capace di proiettarsi oltre i confini nazionali.
Una vera e propria escalation quella delle Forze Armate di Putin, che hanno vissuto in pochissimi anni una rivoluzione: il crollo del blocco sovietico lasciò un’eredità pesante, la completa demoralizzazione dell’esercito nel pieno di una gravissima crisi finanziaria. La gravità della situazione fu evidenziata dall'esperienza sul campo, nonostante alcuni tentativi di riforma alla fine degli anni ’90, nella prima e nella seconda guerra cecena e nel conflitto in Ossezia del Sud del 2008. Quest’ultimo fu la goccia che fece traboccare il vaso per il comando militare russo. Sebbene il Paese avesse vinto il conflitto, si manifestarono numerose imperfezioni nell'organizzazione, specialmente nelle comunicazioni e nello scambio di informazioni. Centinaia di carri armati, aerei e veicoli di fanteria dovevano essere praticamente rottamati.
Il programma di riammodernamento ha interessato il personale, con ottimizzazione e miglioramento dell’addestramento, anche lo "status" di appartenenza alle Forze Armate è stato migliorato, lo stipendio è stato aumentato in modo sostanziale, così come il numero di alloggi. Una parte ancora più importante della riforma comunque, è il riarmo dell’esercito russo. Secondo il programma di sviluppo degli armamenti per il 2020, il nuovo tasso di armamento delle Forze Armate, che nel 2010 era di circa il 20%, avrebbe dovuto raggiungere il 70%. I programmi militari russi sono numerosi, con aggiornamenti di mezzi esistenti e acquisizione di altri completamente nuovi. Uno degli obiettivi principali del programma è il rafforzamento dell’arsenale delle armi ad alta precisione e la modernizzazione della Forza missilistica strategica e della Forza aerospaziale. Tra i mezzi più avanzati integrati nell’arsenale russo vi sono i missili balistici intercontinentali RS-24 Jars, i carri armati T-14 Armata, il caccia Su-57 di quinta generazione di cui recentemente è stata annunciata la produzione in serie, l'introduzione dei caccia multiruolo di quarta generazione "plus avanzata"(4++) MiG-35S (derivati dal MiG-29 di estrazione sovietica) i sistemi missilistici S-500, portaelicotteri Priboj e sottomarini strategici Borej.
Mi-38T (© Russian Helicopters) |
Mi-28MN (© Russian Helicopters) |
I motori sono i buoni Klimov VK-2500 secondo comunicati stampa di Russian Helicopters l'armamento è di tutto rispetto: può trasportare missili aria-terra del tipo «Ataka-B» e «IGLA» - usati anche sui Mi-24 anche da esportazione [N.d.R.] - suite di armamenti missilistici aria-aria «Strelets», un cannone posto sotto l'abitacolo da 30mm, razzi di vario genere di produzione indigena. Secondo a quanto dichiarato, il pilota e il cannoniere posizionati in tandem, siedono su una specie di vasca super-blindata il cui cockpit è carateerizzato da display multifunzione le cui informazioni possono anche essere trasferite su un Head-Mounted Display (HMD) - attualmente non si hanno elementi sufficienti a conferma di questa possibilità [N.d.R.] - Probabilmente è stato anche utilizzato in Siria, la cosa certa è che ha riscontrato un discreto successo di vendite nei Paesi "filo-russi" come Venezuela, Algeria e Corea del Nord, che hanno acquistato la versione NE ( la lettera E sta per Eksport o esportazione).
Fonti: Krasnaya Zvezda [leggi articolo], Russian Helicopters.
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