Chance Vought F4U "Corsair" - Il Corsaro Blu dell U.S. Navy

di MAURO CONCIAURO


Un pò di storia

Il periodo di cui facciamo riferimento è quello tra il 1941 e il 1945, all'indomani del famigerato bombardamennto di Pearl Harbor del 7 dicembre 1941.
Tale attacco procuro' più di 2.400 persone uccise, 3 navi da battaglia e 2 cacciatorpediniere affondate, oltre ad altre perdite. Sebbene il Giappone sapesse che non avrebbe potuto sopportare una guerra sostenuta e prolungata contro gli Stati Uniti d'America, sperava che di fronte ad una massiccia e improvvisa sconfitta questi avrebbero negoziato un accordo che permettesse all'impero del sol levante di avere via libera in Cina, ma gli Stati Uniti si rifiutarono di negoziare. Il gigante si destò! Molte battaglie scandite dai suoni dei cannoni delle corazzate furono svolte nel Pacifico, noi ci occuperemo di un area geografica in particolare, in sud - est del Pacifico.


Un caccia per la Navy e i Marines
Gli analisti da tempo ormai avevano preso consapevolezza che la Marina doveva essere equipaggiata con una valida componente aerea imbarcata sulle imponenti e mastodontiche Portaerei di cui gli U.S.A. disponevano. Dal punto di vista strategico era di vitale importanza, soprattutto dopo i risvolti della guerra verso le zone del Pacifico, la possibilità di poter mobilitare interi gruppi di attacco aereo, velocemente e più vicino ai teatri operativi. Già la Marina possedeva dei gruppi aerei imbarcati, ma erano surclassati dai ben più potenti e moderni caccia dell'aviazione sia alleata che dell'asse. Il progettista Rex B. Beisel ed i suoi collaboratori utilizzarono parecchi aereoplani come base di partenza per ottenere un prodotto che sodisfacesse le esigenze della Marina, dopo vari prototipi dall'esito del tutto negativo si ebbe una prima bozza del progetto denominato V.166 con motori potenziati e raffreddati a liquido, apparentemente contro tendenza per la politica del tempo che preferiva motori raffreddati ad aria. Il progetto ebbe una fase di stallo inesorabile anche perchè il fatto di installare motori voluminosi quali nella fattispecie raffreddati a liquido andava a discapito delle dimensioni della cellula sulla quale tale motore doveva essere installato, che doveva essere a sua volta voluminosa, fatto che non soddisfava gli analisti della Marina che richiedevano soprattutto dimensioni ridotte per le esigenze di stivaggio nelle portaerei.

Entra in scena il Pratt & Whitney R-2800 "Wasp"
Verso la metà degli anni trenta la Pratt&Whitney sviluppò un nuovo motore da collocare sulla fascia dei 2 000 hp basato sull'esperienza della serie Wasp prodotta fino a quel momento. Analogamente a quanto fatto per altri modelli, la soluzione tecnica più semplice era quella di ricorrere al raddoppio di file di cilindri su due stelle ed il progetto seguì anch'esso questa tendenza.
L'R-2800, la cui denominazione era dovuta come da convenzioni United States Army Air Forces (USAAF) dalla sua cilindrata espressa in pollici cubi, aveva una configurazione a doppia stella, con la disposizione dei 9 cilindri su due file disassate, primo motore aeronautico statunitense ad adottare questa soluzione, e raffreddato ad aria. I 18 cilindri, dotati di un'alettatura esterna, presentavano un alesaggio e corsa di 146 x 152,4 mm (5,75 x 6 in) per una cilindrata totale effettiva di 45,95 L (2 804 in³). Il prototipo venne completato nel 1937 e dopo le sperimentazioni a terra volò per la prima volta nel 1939. L' R-2800 tutto'ora è considerato il migliore motore radiale mai realizzato. Durante la guerra il motore venne sottoposto ad un continuo processo di sviluppo da parte dell'industria per cercare di migliorarne le già notevoli prestazioni. La modifica più importante fu l'adozione del sistema di iniezione d'acqua che permetteva di aumentare, per un breve periodo, la potenza erogata dal motore. La possibilità di poter usufruire di questa potenza di emergenza si rivelò molto utile durante i combattimenti aerei.

Vought "A" e Vought "B"
Per Rex Beisel, la possibilità di acquisire tali motori fu una manna dal cielo, l' 2800 era compatto, affidabile, robusto e veloce. Si decise di lavorare attorno al motore ne vennero fuori due prototipi da sottoporre agli analisti il primo era il Vought "A" con motore depotenziato e l'altro fu il Vought "B" con il famigerato R-2008. Ne uscì vincitore naturalmente il modello B ribattezzato "Corsair" accolto con entusiasmo sia dagli analisti che dai collaudatori anche per il disegno del tutto avveniristico. Il Corsair, e bene precisare che dal punto di vista della fusoliera non era particolarmente innovativo nella struttura che rispecchiava anzi la tendenza costruttiva di quel periodo, ma bensì ricorreva a soluzioni avanzate per quanto riguarda il carrello totalmente retrattile e i rivetti sostituiti da punti di saldatura. (FOTO- Un Corsair Quadripala)

Il motore, con i suoi 2.000 CV, necessitava di un'elica di grande diametro a causa del fatto che era ancora tripala nei primi modelli, venne installata un elica quadripala di 4 m di diametro, l'ala aveva una struttura caratteristica a "W", per consentire al carrello di non essere troppo lungo dando problemi di sistemazione alare. L'ala comunque riusciva a ridurre la resistenza aerodinamica complessiva e aveva nel suo bordo anteriore, vicino la fusoliera, i radiatori annegati per il raffreddamento dell'olio. La struttura era a cassone ripiegabile verso l'alto per ovviare ai problemi di spazio, soluzione moderna applicata poi a quasi tutti gli aerei imbarcati successivi.


La macchina venne ordinata per la produzione solo un anno dopo, mentre le macchine di serie uscirono effettivamente a partire dal giugno 1942 e furono impiegati nelle squadriglie della U.S.Navy e quelle dell'U.S.Marine Corps; alla fine del 1942, la portaerei "Saratoga", ricevette per prima i "Corsair" sul ponte di volo.

(Foto- un Corsair Tripala con le ali ripiegate)

IMPIEGO OPERATIVO
Tutti i Corsair furono subito schierati subito, ma il suo impiego principale non fu subito navale, infatti servì nei raparti navali basati a terra, i Marines furono i principali utenti del Tripala, questo fu sicuramente indicativo di quanto arduo fu lo sviluppo di questa macchina potente ma difficile. Più veloce del Grumman Hellcat di circa 50 km/h con lo stesso motore ed armamento, ma dotato di una struttura alare critica quanto a comportamento in volo, il Corsair pagò cara la sua moderna concezione. Divenne operativo sulle portaerei USA solo nel tardo 1944 e non in gran numero fino quasi alla fine della guerra, quando la minaccia dei kamikaze imponeva aerei veloci per i reparti da caccia


Di gran lunga superiore al Grumman Hellcat, più aereodinamico, e più veloce anche in manovra, e a sua volta molto più robusto per l'impiego navale del Seafire. Contro gli Zero fighters giapponesi aveva il vantaggio della velocità, ma senza però eccellere nei duelli manovrati anche se ben pilotato si difendeva abbastanza bene. Il carico alare era maggiore rispetto ai contendenti, l'armamento fisso era composto da 6 mitragliatrici alloggiate nelle ali (3 per lato) modello Browning MG 53-2 da 12,7 mm, e 1.800 kg tra bombe e razzi alloggiate nei piloni subalari. La Royal Navy lo utilizzò in 1000 esemplari impiegandolo sulle sue portaerei che di sicuro erano molto più piccole di quelle utilizzate dagli U.S.A. ancora restii ad usarlo sulle proprie.
I Marines furono i maggiori utilizzatori del Tripala, scrivendo storie legendarie, come quella del VMF-214 "Black Sheep" dell' Asso Gregory "Pappy"Boyngton comandante del gruppo. I Corsair distrussero complessivamente circa 2.130 aerei nemici contro 189 perdite per azione nemica, un rapporto di ben 11 a uno, in verità certamente ottimistico ma ugualmente impressionante.




(Le "Pecore nere al completo)




(Briefing Pre-Volo dei Black Sheep)




(I Corsair dei Black Sheep achierati sul Pacifico)



I CORSAIR DELLA NAVY
I Quadripala arrivarono finalmente con tutte le migliorie navali che la Marina cercava, furono schierati subito nel Pacifico ed in ogni teatro operativo cui la Marina americana partecipava. Agilissimi, resistentissimi anche agli appontaggi più spartani, affidabili e dalla manutenzione veloce. Fu grazie allo Squadrone 17 "Jolly Rogers" che i Corsair seppero sodisfare le esigenze dei marinai. I piloti che ne facevano parte lavorarono a stretto contatto con gli ingegneri della Vought per portare delle migliorie al già collaudato Corsair:


da tripala divenne quadripala per un migliore assetto di volo e velocità sopratutto ne guadagnò la stabilità, fu migliorata la visibilità adottando una superficie più ampia per il tettuccio, il carrello venne irrobustito per migliorare la resistenza ai vari solleciti che un appontaggio può creare riducendo i rimbalzi attraverso un meccanismo a pressione d'olio, aggiunta di Spoiler sulla fascia destra dell'ala che avrebbe contribuito ad una maggiore manovrabilità a basse velocità in modo da rendere più governabile la manovra di avvicinamento sul ponte di atterraggio, che fungevano a sua volta anche come i moderni Aerofreni dei caccia odierni. Tutte queste modifiche divennero standard su tutti i modelli successivi.







VF - 17 "Jolly Rogers"

Parlare dei Rogers è come narrare le vere storie dei pirati, scuola di assi e di eroi, uomini sicuramente dai modi poco ortodossi, irriverenti e poco avvezzi al protocollo che il loro rango di appartenenti alla Marina più potente del mondo, gli imponevano. Furono istiruiti il 1 gennaio 1943 sotto il comando di LCdr John Thomas Blackburn, subito si fecero riconoscere per il fatto che solevano "fare la barba" alle case dei loro comandanti al rientro di ogni missione, cioe un volo veloce e radente sopra i tetti, con tutto ciò che ne consegue dallo spostamento d'aria! Fu per il celebre Ira "Ike" Kepford che un giorno si esibì in un volo rovesciato sopra le teste di alti ufficiali che furono chiamati "I rinnegati di Blackburn" .

( I Jolly Rogers al completo)


Insomma lo spirito di appartenenza era forte e anche se la discipplina lasciava a desiderare, i ragazzi di Blackburn erano diventati i più specializzati di tutta la Marina su macchine come il Corsair, se lo erano proprio cucito addosso, e la nomea di cavallo indomabile non li preoccupava affatto. Per questo furono inviati alle fabbriche della Vought per collaborare con gli ingegneri su un progetto di miglioria della macchina. Intanto l'intero reparto fu trasferito a terra nelle Isole di Salomone nel 1943 e il comandante Blackburn decise che per il loro battesimo del fuoco avevano bisogno di un insegna di reparto che rispecchiasse il loro atteggiamento di uomini e aviatori. Dal momento che volavano con i Corsair fu decisa loro insegna: la bandiera dei pirati, un teschio con le tibie incrociate il "Jollyrodger" come veniva chiamato dalla Marina inglese durante le mitiche battaglie di altri tempi. La bandiera fu americanizzata e la denominazione del gruppo divenne VA-17 "Jolly Rogers" (gruppo aereo imbarcato 17 "Pirati").
Nei cinque mesi di azione nelle Isole Salomone, il Jolly Rogers abbatterono 156 aerei nemici e 5 navi giapponesi un rapporto di 8 aerei giapponesi per ogni Corsair perduto. Lo squadron ebbe 12 assi in organico, più di tutte le altre unità navali. Dopo le Isole Salomone alla fine 1944 il VF-17 fu trasferito sulla portaerei USS Hornet, per una campagna imbarcata anche quì elcelsero abbatendo ulteriori 161 aereoplani nemici e altri 12 Rogers della squadra divennero assi.

( USS Hornet CV-12 )














(Il Corsair "BIG HOG" di Blackburn il comandante dei "Jolly Rogers")
Molte altre furono le storie di coraggio e di duelli straordinari sopra il pacifico, vi segnaliamo un bellissimo libro da cui abbiamo tratto spunto per scrivere questo articolo è in lingua inglese purtroppo non ancora tradotto in italiano:

















































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