Anche l'Eurofighter Typhoon si ritira dal Future Fighter Capability Project (FFCP) canadese.

CF-188 Hornet (Foto: Royal Canadian Air Force)

Il programma Future Fighter Capability Project (FFCP) è stato varato dal governo canadese per la sostituzione degli ormai vetusti F/A-18A/B "Hornet".


Il programma canadese fa gola ai giganti mondiali del settore aerospaziale, dei tre "canard europei" ne rimarrà soltanto uno per parafrasare la battuta di un vecchio film, si tratta della sostituzione dell'intera flotta di F/A-18A/B denominati CF-188 "Hornet" in Canada, con velivoli più moderni.

Nel novembre 2018 Dassault ritirò il Rafale dal FFCP adducendo al fatto che i requisiti di interoperabilità e condivisione con l'intelligence da parte dei canadesi, fossero troppo ampi, secondo a quanto dichiarato, il condividere una vasta gamma di dati sensibili specialmente con l'intelligence americana, sarebbe stato rischioso per Dassault. (il Canada appartiene al gruppo  “Five Eyes” un’alleanza dei servizi di intelligence di Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito di cui la Francia non fa parte).

Il 30 agosto, il team Typhoon Canada, composto da Airbus Defence and Space e dal Ministero della Difesa britannico, ha ritirato l'Eurofighter Typhoon dalla competizione.

Un comunicato stampa di Airbus ha sancito l'uscita ufficiale dal programma, la decisione, secondo Airbus, è stata conseguenziale alla RFP - Request For Proposals, che il governo canadese ha annunciato il 23 luglio scorso, secondo la quale:
“Tutti i partecipanti saranno soggetti agli stessi criteri di valutazione e le proposte saranno rigorosamente valutate su elementi di merito tecnico (60%), costo (20%) e benefici economici (20%). Questo appalto attribuisce uno dei più alti coefficienti per benefici economici per il Canada nella sua storia. A tutti i fornitori sarà richiesto di fornire un piano di benefici economici pari al valore del loro contratto proposto, con il punteggio massimo assegnato solo ai fornitori che forniscono garanzie contrattuali“



Il team Typhoon Canada, ha indicato due clausole in particolare, ossia i requisiti di sicurezza imposti dal NORAD ( North American Aerospace Defense Command - Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America) che impongono costi eccessivi sugli Eurifighter le cui linee di produzione e manutenzione sono situate al di fuori del Canada e degli Stati Uniti.

Integrare il Typhoon nella rete "2-EYES" (collaborazione stra USA e Canada per l'interscambio di informazioni d'Intelligence) senza conoscere tutti i dettagli tecnici sarebbe stato molto difficile per il Team.

In secondo luogo, il team Typhoon constatato che:
"le recenti importanti revisioni dei requisiti sui vantaggi industriali e tecnologici non valutano sufficientemente gli impegni fermi inclusi nell’offerta del Typhoon Canada".
In buona sostanza la decisione e dovuta a difficoltà tecnico-economiche, le condizioni del governo canadese vertono su obiettivi industriali che non vincolano assolutamente gli investitori, mentre Eurofighter avrebbe voluto accordi più solidi e di garanzia.

F / A-18A australiano (foto: National Department of Defense)
Pur rimanendo partner industriale di livello 3 nel programma F-35, il Canada ha annullato il suo ordine di 65 aeromobili nel novembre 2015.

L'abrogazione degli F-35 era stata una delle promesse elettorali del primo ministro Justin Trudeau.

Mentre a livello nazionale si erano manifestati seri dubbi sull'aeromobile stesso, in particolare sul suo costo elevato e sul fatto che potesse essere consegnato in tempo per la data prevista per la radiazione degli Hornet.

Secondo le ultime dichiarazioni del governo canadese i restanti partecipanti alla gara avrebbero tempo fino alla primavera del 2020 per presentare le loro proposte per una decisione che verrà presa all’inizio del 2022 e presumibilmente con il primo aereo consegnato nel 2025.

Intanto il ritardo accumulato e la flotta di Hornet che inesorabilmente sprofondava nella senescenza, ha indotto il governo Trudeau nel dicembre 2017 all’acquisto di 18  F-18 "usati" dall’Australia.

Gli aeromobili australiani sono stati potenziati per prolungare la loro vita operativa, compresa l'adozione del missile a corto raggio MBDA ASRAAM al posto dello standard AIM-9 Sidewinder.

A conti fatti dei tre "canard europei" resta in campo il Saab Gripen svedese, e gli americani Boeing F/A-18 Super Hornet e Lockheed Martin F-35 Lightning II che nel frattempo è stato rivalutato e riabilitato.



Fonti: Government of Canada - Public Services and Procurement, Airbus, Dassault Aviation.

About Author

Ino Biondo
Scrive per diletto e non per professione, appassionato e cultore di storia aeronautica, dopo aver completato gli studi entra in A.M. come A.U.C. ruolo ingegneri, ha ricoperto incarichi di responsabilità in seno allo Stormo di appartenenza. Lavora presso una nota azienda italiana del settore aeronautico. Cura il settore Storia e Industria di AeroStoria.


CONTENUTI SPONSORIZZATI

Commenti