Il nuovo elicottero AW249 di Leonardo facciamo il punto sulla situazione


Sarà sviluppato in collaborazione con l'azienda polacca Polska Grupa Zbrojeniowa (PGZ): tutti i dettagli sul successore del Mangusta

Nell’estate 2018, Leonardo e l’azienda polacca Polska Grupa Zbrojeniowa (PGZ), holding di cui fanno parte 60 imprese polacche, hanno firmato un protocollo d'intesa (LoI) per collaborare al nuovo programma AW249, il nuovo elicottero da combattimento in sviluppo a livello internazionale, con l’obiettivo di soddisfare oltre che le esigenze di "svecchiamento" della flotta di AH-129D (AW129) Mangusta dell' Esercito italiano, uno specifico requisito dell’Esercito polacco.

la variante polacca destinata al programma “Kruk”, mirato allo sviluppo do un nuovo elicottero da combattimento, con questo accordo, Leonardo e PGZ potranno valutare varie aree di collaborazione tra cui progettazione, produzione, assemblaggio, commercializzazione e supporto post-vendita per il nuovo elicottero.


Gian Piero Cutillo, responsabile della divisione Elicotteri di Leonardo, ha dichiarato: “Questo accordo rappresenta una tappa fondamentale nella cooperazione tra le industrie della difesa italiana e polacca, e coinvolge quest’ultima nel più importante programma esistente per un nuovo elicottero da combattimento. Leonardo, tramite PZL-Swidnik, collabora da anni con il Ministero della Difesa polacco e questo accordo apre nuove prospettive per il programma “Kruk”, permettendoci di posizionarci al meglio per il soddisfacimento delle future esigenze della difesa polacca insieme a PGZ”.

Jakub Skiba, amministratore delegato di PGZ, ha dichiarato: “L’accordo apre nuove opportunità per le aziende del gruppo PGZ nel settore aeronautico. La cooperazione con l’industria italiana nello sviluppo congiunto di soluzioni per le nostre Forze Armate per il programma “Kruk” ci consentirà di espandere le nostre capacità e coinvolgere le nostre aziende – in stretta collaborazione con lo stabilimento PZL-Swidnik di Leonardo – nel programma AW249. Questo programma ad elevato contenuto tecnologico, guidato da Leonardo, sarà promosso anche in altri
mercati”.

Ad oggi il progetto del Leonardo-AgustaWestland AW249 continua a prendere forma. lo sviluppo è attualmente in fase di avanzamento nell’ambito di questo ambizioso progetto italo-polacco.


L'AW249 sarà in grado di soddisfare le esigenze degli operatori militari per i prossimi 30 anni grazie a prestazioni eccezionali, elevati livelli di sicurezza e bassi costi operativi.

L'AW249 sarà caratterizzato da sistemi tecnologici all’avanguardia e beneficerà della leadership progettuale di Leonardo Elicotteri. L'architettura aperta garantirà l’integrazione di nuovi equipaggiamenti durante la sua vita operativa mentre nuovi sistemi di comunicazione assicureranno l'interoperabilità con altre piattaforme.  Sistemi di missione di nuova generazione miglioreranno la consapevolezza della situazione esterna, riducendo il carico di lavoro dei piloti a beneficio della sicurezza.

L'elicottero, conforme ai più rigorosi requisiti certificativi,  garantirà una notevole capacità di sopravvivenza grazie all’elevata tolleranza balistica, alla crashworthiness, a un sistema di protezione avanzato e alla bassa detettabilità.

Con un peso massimo al decollo di 7/8 tonnellate, l'AW249 sarà in grado di svolgere missioni di supporto aereo ravvicinato e scorta e assicurerà all’equipaggio elevati livelli di sopravvivenza anche durante le missioni più impegnative. Due potenti motori permetteranno all’elicottero di operare in tutte le condizioni ambientali e climatiche.

Oltre alla mitragliera da 20 mm, l'AW249 sarà equipaggiabile con un’ampia gamma di sistema d’arma.

Caratteristiche principali

  • Sistemi di missione per consentire il controllo di UAV
  • Elevata velocità e autonomia per effettuare la scorta di elicotteri multiruolo
  • Costi operativi inferiori rispetto agli elicotteri della generazione precedente
  • Alta tolleranza ai danni (ad es. ridondanza dei sistemi, crashworthiness, capacità della trasmissione di continuare a funzionare dopo la perdita dell’olio lubrificante, ecc.)
  • Sei stazioni alari per missili aria-suolo, aria-aria, razzi non guidati/guidati e serbatoi di carburante supplementari

Fonti: Leonardo , PGZ

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