La Turchia è ufficialmente fuori dal programma F-35

Dopo la consegna dei primi sistemi missilistici S-400 dalla Russia, il governo degli Stati Uniti ha annunciato che la Turchia sarà rimossa dal programma industriale multinazionale F-35.

La portavoce della Casa Bianca Stephanie Grisham il 17 luglio ha dichiarato: 

"Sfortunatamente, la decisione della Turchia di acquistare sistemi di difesa aerea russi S-400 rende impossibile il suo continuo coinvolgimento con l'F-35. La Turchia è stata un partner di lunga data e di fiducia, alleata della NATO per oltre 65 anni, ma accettare l'S-400 mina gli impegni che tutti gli alleati della NATO hanno assunto per allontanarsi dai sistemi russi ".

La Turchia essendo partner di "livello 3"era un importantissimo anello della catena di produzione del Lightning, dal 2018 sono stati elaborati i piani per trasferire ad altre nazioni la produzione delle parti che dovevano essere prodotte dall'industria turca, secondo il Sottosegretario della Difesa Ellen Lord  l'uscita della Turchia potrebbe essere un' opportunità per altre nazioni o addirittura un incentivo per attirare le nazioni che stanno valutando l'acquisto dell'F-35.

La formazione dei piloti e manutentori turchi presso la Luke AFB è già stata sospesa entro il 31 luglio ritorneranno in Turchia. 
Il personale turco nell'Ufficio di programma congiunto non ha più accesso. Non sono stati resi noti dettagli sul destino dell'aereo già consegnato in Turchia , ma che sono rimasti negli Stati Uniti per la formazione, o per il resto dell'ordine della Turchia. Il processo di "svolgimento" totale dell'industria turca dovrebbe essere completato entro marzo 2020 e costerebbe agli Stati Uniti circa 500-600 milioni di dollari di costi non ricorrenti.

Foto: Boeing
Tra i Paesi candidati a beneficiare dell’uscita della Turchia c’è infatti proprio l’Italia, che ospita una delle due linee di produzione dell’F-35 (l'altra è in Giappone) nello stabilimento di Cameri, dove Leonardo produce e assembla molte parti del velivolo, tra cui il cassone alare.

Nella competizione che si scatenerà per accaparrarsi quella torta, l’Italia già possiede il "know how" della produzione e lo stabilimento di  Cameri è idoneo a svolgere tale ruolo.
Non possiamo dunque escludere che a ricevere l’incarico di realizzare le parti fino ad oggi fabbricate in Turchia sia proprio Leonardo SpA.

Fonti: Department Of Defense, Lockheed Martin

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